La composizione delle classi italiane
Oltre l’11% della popolazione scolastica ha cittadinanza non italiana (CNI). Il trend è in aumento da oltre dieci anni, con un lieve rallentamento solo nell’anno chiave della pandemia di Covid-19. La maggior parte ha provenienza italiana.
Percentuali e geografia della migrazione nella scuola
La maggior parte degli studenti con background migratorio si trova nelle regioni settentrionali, le uniche dove alcune classi sono composte per la maggioranza da studenti e studentesse con CNI.
Come si distribuiscono nelle fasce scolastiche
La scuola primaria è il settore di istruzione che assorbe il maggior numero di studenti CNI: 36,1%. La secondaria di II grado è invece il settore più dinamico ed è in netto aumento rispetto a dieci anni fa. Questi dati ci mostrano una prima e una seconda generazione che crescono all’interno del sistema scolastico.
Prima o seconda generazione?
La popolazione che cambia
La maggior parte degli studenti con background migratorio presenti nelle scuole italiane è di seconda generazione (65,1%). Questo significa che buona parte degli studenti con CNI vive un significativo processo di radicamento in Italia.
Esiste divario scolastico tra studenti con cittadinanza non italiana e studenti italiani?
Nell’anno scolastico 2022-23 un quarto degli studenti con CNI era in ritardo di uno o più anni nel suo percorso scolastico, contro il 7,9% degli italiani. Nel complesso il divario è diminuito significativamente, ma le percentuali di studenti con CNI in ritardo sono ancora molto elevate soprattutto nelle secondarie di II grado.